UNA VITA NO DOPING

Un ringraziamento speciale per la Dott.ssa Raffaella TAVAN, Direttrice di InPharma Magazine che ci dedica un’apertura veramente importante. E’ importante per noi avere il sostegno spontaneo e sincero di una rivista specializzata di così tale importanza. Di seguito vi riportiamo l’articolo per intero.

“I più attenti di voi avranno notato in copertina, sotto la testata, la presenza del nuovo logo NDL, che vedete anche qui sotto. E’ il logo della No Doping Life, un’associazione di cui abbiamo parlato nello scorso numero (InPharma n. 5-201/), che promuove la cultura della vita “no doping” attraverso il sostegno a stili di vita corretti, un’alimentazione equilibrata e una sana attività fisica. La nostra casa editrice è entrata nell’associazione, perchè ne condivide il manifesto etico e l’impegno a diffonderne i valori, attraverso le attività di informazione e formazione dei farmacisti. Il tema, com’è noto, non riguarda soltanto gli atleti professionisti, ma tocca da vicino anche i non professionisti. Basta una ricerca on line per capire quanto sia vasta l’offerta di “aiuti” poco ortodossi per migliorare la performance sportiva.

Nel sentire comune le sostanze dopanti appartengono per lo più alla sfera dei farmaci, registrati o sperimentali, spesso usati impropriamente e con gravi rischi per la salute degli atleti. L’attenzione ora si sposta sul mondo dei nutraceutici, dove c’è un vero e proprio vuoto normativo in materia di doping e dove è alto il rischio che alcuni prodotti che promettono prestazioni eccezionali vengano importati dall’estero attraverso canali non controllati. Tutelare a livello scientifico la salubrità e la sicurezza dei nutraceutici  nella pratica sportiva è un altro degli scopi di NDL.

Attraverso la farmacia passa l’acquisto del 90% circa degli integratori alimentari venduti nel nostro Paese. Significa che il consiglio professionale è fondamentale per educare e guidare nel loro uso i cittadini, sportivi inclusi. Ci sembra importante, quindi, che i farmacisti siano preparati su questi temi e che siano i primi promotori di una vita libera da ogni forma di doping.

Raffaella TAVAN”